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La febbre maculosa delle Montagne Rocciose è una malattia infettiva rara che colpisce uomini e animali. Diffusa soprattutto in America prende vari nomi quali “Tifo da zecca”, “febbre di San Paolo” o “febre maculosa” (Brasile) e “fiebre manchada” (Messico). È stata originariamente chiamata ” morbillo nero “a causa della sua caratteristica eruzione cutanea. Questa malattia è presente soprattutto lungo le coste dell’Atlantico e dagli anni ’70 la sua incidenza è in costante aumento.
L’agente patogeno della malattia è una rickettsia, in particolare la Rickettsia rickettsii. Il contagio fra animali ed esseri umani avviene attraverso il morso di acari del genere Dermacentor. I primi sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione di circa 6-7 giorni. I sintomi possono presentarsi gradualmente o improvvisamente e consistono in febbre, anoressia, cefalea, dolore muscolare, nausea e vomito. Alcuni giorni dopo la comparsa dei sintomi appaiono macchioline rosa che col tempo si scuriscono e sanguinano. La conferma diagnostica avviene tramite la sierodiagnosi: Dopo aver eliminato gli acari responsabili si somministrano generalmente antibiotici, quali Cloramfenicolo, Tetraciclina o Doxiciclina. Nei casi non trattati può portare alla morte per polmonite o scompenso cardiaco.
Sensibilità | Specificità | |
Controllo Positivo | ||
Controllo Negativo |
95% |
93% |
Miscela di antigeni Diluizione 1 |
95% |
93% |
Miscela di antigeni Diluizione 2 |
95% |
93% |
Miscela di antigeni Diluizione 3 |
95% |
93% |
Miscela di antigeni Diluizione 4 |
Tempo totale di reazione: 40 minuti a 44-47°C.
Prima incubazione: 15 minuti
Seconda incubazione: 5 minuti
Terza incubazione: 15 minuti
Prima incubazione: 5 minuti
Ref: 110-0431 25 test